Siamo cresciuti sotto l’ala protettrice dei nostri genitori che per primi, in modo più o meno corretto, si sono posti il problema su come nutrirci affinchè fossimo in grado di mantenere un alto livello di energie e concentrazione necessarie ad affrontare gli sforzi intellettuali e ad ottenere brillanti risultati. Condurre un’alimentazione sbagliata, infatti, può influire in modo negativo sul rendimento scolastico… e la situazione si complica con l’inizio dell’università, soprattutto quando si è costretti ad abbandonare il nido familiare per ricoprire il famigerato ruolo di “studente fuori sede”. Cattive abitudini pregresse, ritmi frenetici, ridotto budget economico, fast food e mense universitarie, oltre che il noto stress da esame (e i conseguenti digiuni prolungati, overdose di caffè e snack ipercalorici), prendono il sopravvento e spesso si tende a trascurare l’alimentazione, quando invece sarebbe sufficiente seguire delle semplici linee guida per scongiurare anche seri problemi di salute che col tempo potrebbero insorgere. Per questo motivo, reduce dai personali errori commessi ai tempi non molto lontani dell’università, e su suggerimento di un caro amico, nelle prossime settimane il tema principale dei miei post sarà proprio “l’alimentazione ai tempi dell’università”. Seguitemi!
L’ALIMENTAZIONE AI TEMPI DELL’UNIVERSITA’
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