Il giardino è uno spazio progettato, di solito all’aperto, riservato alla vista, alla coltivazione botanica e al godimento di piante e altre forme naturali.
Il termine deriva da una radice indogermanica: Gart o Hart, con il significato di “cingere, circondare”;[1] per definizione storica è quindi una porzione di superficie delimitata. Il fatto che i giardini (soprattutto quelli molto antichi) siano sempre cintati ha determinato una confusione sull’origine del termine, il cui significato è “cingere”, non “custodire, sorvegliare, fare la guardia”, come a volte (erroneamente) si legge. Neanche il greco e il latino avevano dei termini univoci per indicare il giardino, e sia la parola “hortus” (latino) che “Kepos” (greco), indicano uno spazio delimitato, chiuso. I latini avevano altri termini per definire i giardini, a seconda della funzione: “viridarium” era il vivaio dove si producevano e accudivano nuove piante, il “pomarium” era il frutteto, il “nemus” una boscaglia non totalmente irregimentata dove si celebravano riti sacri[2], come il Bosco di Nemi. Tali boschi, frequenti durante l’epoca precristiana, venivano chiamati anche “lucus”.
fonte wikipedia
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